I tesori nascosti di Angkor: tra storia e leggenda

La giornata è iniziata presto, almeno per quelli che sono i miei standard mattutini, abbiamo incontrato il nostro autista di tuk tuk Sarorn, e… pronti? Via! A visitare il complesso archeologico di Angkor Wat.

Non è stata la mia prima visita, ma questa senz’altro aveva per me un sapore speciale poiché ero con la mia famiglia al completo e visitare tanta magnificenza, con tutta la mia tribù, ha rappresentato per me uno spunto in più, era come vedere tutti questi capolavori non solo con i miei occhi.

Non nascondo che anche stavolta, come tutte le altre volte, sono rimasto colpito dallo stupore da questa antica meraviglia che è rimasta in piedi per secoli nonostante l’età, gli agenti atmosferici del tempo e, sopratutto, nonostante l’uomo.

E come sempre mi sono perso a fantasticare su ogni pietra, su ogni basso rilievo e sulle incisioni raffiguranti divinità indù, scene della storia khmer e apsara danzanti, cercando di immaginare come potesse essere la realtà di quell’epoca e la sua gente, come vivevano, cosa indossavano.

Angkor Wat – Image by uncleb52 from Pixabay

Ma non sto scrivendo un testo di fantasia, quindi tengo per me le mie fantasticherie e passo a quello che è il vero motivo di queste mie righe. Terrò anche per me ogni momento particolare e personale, ma non posso evitare di incoraggiare chi mi leggerà ad inserire la Cambogia, e Siem Reap in particolare nella propria lista dei desideri, suggerendo in poche righe quelli che sono i templi a mio modesto giudizio imperdibili, aggiungendo magari qualche consiglio anzi, iniziamo subito con un consiglio su quanti giorni programmare per una visita al complesso dell’Angkor. Io direi di considerare almeno tre giorni per esplorare i templi più importanti e apprezzare a pieno la storia e la bellezza del complesso anche se, è fin troppo evidente, la durata di una visita completa al complesso di Angkor dipende dal tempo che si desidera dedicare a ciascun sito e dal ritmo di visita.

Vorrei specificare anche che è difficile consigliare un itinerario. Quando si visita Angkor ci sarà sempre una guida autorizzata o, per chi come noi ha voluto mantenere la propria libertà, un autista che imposterà la visita sulla base della propria esperienza.

E come ultimo consiglio, penso che visitare il complesso archeologico con una guida è ovviamente una maniera migliore di conoscere i vari siti e apprezzarli di più tuttavia, anche un autista può dare informazioni molto di base ma ha il limite di non potervi accompagnare all’interno del complesso. Vi accompagnerà ad un punto di partenza e vi riprenderà in un altro punto. Nel mezzo tocca a voi ma, tranquilli, non è difficile. E poi vi do una mano io. Iniziamo la visita?

Angkor è un antico complesso di templi nel distretto di Siem Reap, in Cambogia. Fu eretto come tempio indù dedicato a Vishnu dal re Suryavarman II all’inizio del XII secolo e poi convertito in tempio buddista durante il regno di Jayavarman VII. Il complesso è costituito da più templi, ognuno con uno stile architettonico distinto, che lo rende uno dei monumenti religiosi più spettacolari mai costruiti.

Andiamo allora a vedere i 10 templi che, a mio avviso, sono imperdibili o, per lo meno, quelli di maggiore interesse iniziando, come è giusto che sia dall’Angkor Wat.

Angkor Wat reflection- Image by Engin Akyurt from Pixabay

Angkor Wat è un tempio unico, famoso per la sua architettura imponente e is uoi dettagli elaborati. Edificato durante il regno del re Suryavarman II nel XII secolo, la sua costruzione richiese più di 30 anni, nonostante alcune leggende narrino che il tempio sia stato costruito dai nanomatieri, lavoratori magici che erano in grado di costruire grandi opere in una sola notte.

Nacque come tempio Hindu dedicato a Vishnu, divenne poi un importante centro buddista.

Il tempio è famoso per le sue sculture, tra le più dettagliate e complete del mondo, rappresentanti la vita, la mitologia e la storia della cultura Khmer . La sua struttura iconografica con cinque torrioni che rappresentano le montagne sacre e tre piattaforme a gradini che rappresentano i tre mondi Hindu, oltre a renderlo uno dei templi più fotografati al mondo, ha visto la sua sagoma adottata a simbolo nazionale e stemma sulla bandiera cambogiana.

Angkor Wat è anche un sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e uno dei più visitati in Cambogia, attirando milioni di turisti ogni anno. La visita include una passeggiata lungo le mura, l’esplorazione delle sale interne e l’ammirazione delle decorazioni. Durante la stagione delle piogge, il tempio viene allagato da un fiume vicino, creando un lago artificiale intorno agli edifici, descritto come uno dei più spettacolari al mondo.

Bayon Temple – Image by K Bennett from Pixabay

Il Bayon è forse il tempio più iconico e forse il più fotografato all’interno del complesso di Angkor. Fu costruito alla fine del XII secolo dall’imperatore Jayavarman VII come parte del suo programma di ricostruzione e di rafforzamento del potere religioso e politico. Il Bayon è caratterizzato dalla presenza di molte statue e sculture nelle quali i più vedono il volto sereno e compassionevole del Buddha ma, in molte di queste statue dalla caratteristiche teste a forma di esagono che sorridono dalle pareti del tempio, si vuole vedere un’espressione della compassione e della saggezza del re Jayavarman VII stesso ritratto con un sorriso sereno e un’espressione che è stata interpretata come un invito a tutti a raggiungere l’illuminazione. I volti del Bayon sono anche stati associati ad una forte autorità, sembra infatti che vogliano rappresentare il Dio-Re, una figura divina che governava il regno sia spiritualmente che temporalmente.

Il Bayon è anche noto per la sua architettura, che combina elementi delle tradizioni architettoniche indiane, cinesi e locali, creando un stile unico che è stato imitato in molte altre costruzioni in Asia del sud-est. Oggi, il Bayon è uno dei siti turistici più popolari della Cambogia.

Il Ta Prohm è uno dei templi più iconici del complesso di Angkor è conosciuto come il “Tempio delle radici” e anche, più poeticamente, come “Il tempio che l’albero ha abbracciato“, per via della crescita di enormi alberi che si sono avvolti attorno alle sue rovine e che sembrano invadere i suoi muri e le sue torri creando un paesaggio unico e suggestivo.

Ta Prohm Temple – Image by patrickmoretti06 from Pixabay

Il Ta Prohm è un luogo dove l’imponente bellezza della natura si fonde con l’antichità architettonica. Le radici gigantesche degli alberi che si insinuano tra le pietre e i muri del tempio creano un’atmosfera unica e mozzafiato. Radici, che spesso sollevano e deformano le pietre, dimostrando come la natura tenda a riconquistare lo spazio che l’uomo le contende. Il Ta Prohm appare come un simbolo della natura che prevale sul tempo e sugli eventi storici e sembra voler ricordare all’uomo che le sue opere sono solo di passaggio nella vita del nostro pianeta.

Il tempio è stato anche utilizzato come set cinematografico per alcune scene del film hollywoodiano “Tomb Raider“, girato nel 2001, che ha visto Angelina Jolie nei panni della protagonista, Lara Croft.

Il film è ambientato in diverse località in tutto il mondo fra cui, appunto, il Ta Prohm, dove sono state girate alcune scene. Come prevedibile la pellicola ha portato ad un aumento della popolarità del tempio tra i turisti e ha fatto conoscere il Ta Prohm ad un pubblico più ampio.

Il “Tempio che l’albero ha abbracciato” è un esempio di come la conservazione e la protezione del patrimonio culturale può essere coniugato con la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente.

La combinazione di antichità e natura selvaggia ha reso il Ta Prohm uno dei templi più popolari e fotografati di Angkor.

Il Baphuon è un tempio di grande importanza situato a nord-ovest del complesso di Angkor Thom. La sua costruzione ha avuto inizio durante il regno di Udayadityavarman II nel XI secolo e fu completata durante il regno di Suryavarman I. Era originariamente un tempio-montagna dedicato a Shiva, ma come molti altri templi in Angkor, fu convertito in un tempio buddista. Una delle caratteristiche più interessanti di questo tempio è la sua grande parete centrale lunga 500 metri che raffigura la vita di Buddha, la storia della Cambogia e la rappresentazione della montagna sacra, che si identificava con il Monte Meru, rappresenta la connessione tra il mondo umano e divino, ed era molto comune nella cultura khmer. Il Baphuon è stato restaurato utilizzando un metodo unico che ha richiesto molti anni e un’enorme quantità di pazienza e abilità. Durante le riprese del film “Tomb Raider: Il fantasma di Lara Croft“, alcune scene sono state girate all’interno del Baphuon, attirando l’attenzione di molti turisti oltre che per il film, per il suo fascino, la sua unicità e la sua bellezza.

Preah Khan temple – Image by Sharon Ang from Pixabay

Preah Khan è un tempio affascinante situato nella zona settentrionale di Angkor. Costruito nel XII secolo dal re Jayavarman VII, era originariamente concepito come un monastero buddista e un centro militare. Il tempio è molto elaborato, con molte statue di Buddha, una serie di sale interne e un cortile circondato da un fiume sacro. La struttura centrale è composta da corridoi e sale che portano alla sala principale, che ospita una statua di Buddha. La sua architettura intricata, con basamenti e colonne decorate con scene di battaglie e mitologiche, è molto interessante, così come la costruzione con pietra e legno, con alcune parti ancora ben conservate. Vi è anche una statua di un elefante che si dice sia stata costruita per celebrare la vittoria del re sui nemici. In sintesi, Preah Khan è un luogo speciale, con una architettura affascinante che rende la visita un’esperienza indimenticabile per gli appassionati di storia e cultura.

Phnom Bakheng, costruito nel IX secolo dal re Yasovarman I, è un tempio Hindu situato sulla cima di una collina che domina la pianura circostante. Un tempo coperta di foresta pluviale, la vista dalla collina è spettacolare. Il tempio era anche un fortezza che proteggeva Angkor, grazie alla sua posizione privilegiata e alla sua massiccia architettura. Phnom Bakheng rappresenta la montagna sacra della mitologia indiana, il Monte Meru, e consiste in quattro terrazze con statue di elefanti e naga che decorano le scale che conducono alla cima. Era un luogo di ritrovo per la corte reale durante i tramonti, dove il re e la corte ammiravano il panorama e si rilassavano. Durante le festività religiose, il tempio era illuminato da migliaia di candele e offriva una vista incantevole della città illuminata.

Phnom Bakheng – Image by Anita from Pixabay

Oggi, nonostante i danni causati dal tempo e dalla natura, Phnom Bakheng è ancora un luogo di grande bellezza e di importanza storica. La terrazza principale è composta da bassorilievi che rappresentano scene di battaglie e vita quotidiana, mentre il muro di cinta è circondato da torri d’angolo.

Phnom Bakheng continua ad essere uno dei luoghi più visitati ad Angkor per ammirare il tramonto e la vista panoramica.

Il tempio di Neak Pean è situato nel complesso di Angkor ed è stato costruito durante il regno di Jayavarman VII nel XII secolo. Sorge su un’isola artificiale circondata dallo stagno Indratataka, rendendolo un luogo unico e speciale. Era considerato sacro per le pratiche di guarigione e ospita statue di buddha e divinità Hindu.

Le quattro porte del tempio rappresentano i quattro elementi fondamentali della vita, simboleggiando l’equilibrio tra questi per la salute e il benessere. Al suo interno si trova anche una fontana sacra dove i pellegrini si immergevano per la guarigione e la purificazione.

Durante la stagione delle piogge, l’acqua circostante può sommergere completamente il tempio creando una vista spettacolare. Il tempio di Neak Pean è un luogo affascinante e sereno che merita una visita per ammirare la sua bellezza e l’atmosfera unica che trasmette.

Banteay Srei – Image by Sharon Ang from Pixabay

Banteay Srei, situato a circa 35 chilometri dal complesso di Angkor, è un tempio Hindu che risale al X secolo. Noto per la sua architettura elaborata e i dettagli scolpiti sulla pietra rosa, è conosciuto anche come “Cittadella delle Donne“, il che potrebbe suggerire che sia stato costruito da donne, tuttavia la maggior parte degli studiosi sostiene che sia opera di artigiani maschi. La pietra arenaria rosa, unita ai dettagli scolpiti, conferisce al tempio un’atmosfera intima e raffinata. Le sculture delicate includono scene di vita quotidiana, immagini di divinità Hindu e figure umane e animali.

Una leggenda dice che Banteay Srei sia stato costruito da un poeta-artista, rendendolo unico nel complesso di Angkor. Una meta imperdibile per gli amanti dell’arte, dell’architettura e della storia, la sua bellezza unica e l’atmosfera intima lo rendono un’esperienza indimenticabile.

Il tempio di Thommanon si erge vicino ad Angkor Wat. Questo tempio, benché piccolo, non manca di affascinare chi lo visita. Costruito durante il regno di Jayavarman VII nel XII secolo, era stato originariamente destinato come luogo di preghiera per la famiglia reale e i funzionari del palazzo. La sua architettura esemplifica la tradizionale combinazione di influenze indiane e locali tipica dei templi khmer.

La facciata del tempio presenta una serie di statue scolpite con maestria, che rappresentano divinità indù e buddiste. Gli archi e le colonne ornate sono altri elementi distintivi di questo tempio, con motivi intricati e dettagli elaborati. Il nome “Thommanon“, significa “grande uomo” in khmer, ma la sua vera origine rimane un mistero. Potrebbe riferirsi a un importante funzionario di corte o addirittura a Jayavarman VII, ma non ci sono prove certe a riguardo.

Il tempio di Thommanon è un luogo da non tralasciare all’interno di un itinerario turistico.

Il tempio Chau Say Tevoda fu costruito durante il regno di Jayavarman VI e si distingue per la sua architettura imponente e le sue sculture intricate. Questo antico tempio, risalente al periodo Khmer tra l’11° e il 12° secolo, è considerato uno dei templi più ben conservati di Angkor. La facciata principale è ornata con sculture in pietra che rappresentano divinità e personaggi mitologici, mentre le colonne sono adornate con intricate incisioni raffiguranti scene di vita quotidiana, animali e piante. Il tempio è reso ancora più affascinante dalle numerose statue di elefanti, animali molto venerati nella cultura Khmer e simbolo di forza e saggezza. Queste statue decorano le mura esterne e le colonne del tempio, creando una visuale spettacolare per i visitatori. Il tempio ha subito danni durante la guerra civile cambogiana e solo di recente è stato restaurato. Oggi, è una delle attrazioni turistiche più popolari di Angkor.

Angkor, in definitiva, è un tesoro nascosto che custodisce templi tra i più affascinanti e incantevoli al mondo. L’architettura imponente, le sculture che ci parlano di miti e storie affascinanti, le rovine di un mondo antico che ha rappresentato un momento di elevato splendore per la Cambogia, sopratutto in contrasto con una storia più recente fatta di molto dolore e poco splendore, sono un invito a scoprire e ad approfondire questo paese attraverso quelle pietre che trasudano civiltà. La Cambogia merita tutto questo, la sua storia e la sua cultura sono una rivincita sulle sue sofferenze e sono un balsamo per le sue ferite. Senza contare che nel visitare i dieci templi segnalati in questo articolo, e magari qualche altro, vivrete un’esperienza unica e indimenticabile, la cui bellezza non potrà lasciarvi indifferenti e la sua memoria non potrà che arricchirvi.

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